Valle dei Templi di Agrigento

La Valle dei Templi è un sito archeologico risalente al periodo della Magna Grecia, ubicato nei pressi di Agrigento, in Sicilia. Dal 1997 è stata inserita nella lista dei luoghi Patrimonio mondiale dell’umanità, redatta dall’UNESCO. È considerata un’ambita meta turistica, oltre alla più elevata fonte di turismo per l’intera città di Agrigento e una delle principali di tutta la Sicilia. Importante risulta, per la definizione, della geomorfologia e della topografia dell’antica Akragas, un passo delle Storie di Polibio (IX,27).

Dal racconto di Polibio, combinato con la ricerca archeologica, si ricavano i seguenti elementi: a) La cinta muraria seguiva la conformazione fisica del territorio. Lungo il percorso delle mura si aprivano dieci porte: I e II a est, III-IV-V a sud; VI-VII-VIII-IX a ovest, X a nord. b) L’acropoli sembrerebbe identificarsi con la Rupe Atenea, anche se la localizzazione risulta tuttora controversa, data l’esistenza della seconda altura fortificata della Collina di Girgenti, dove si sviluppò l’abitato medievale. c) L’abitato e i monumenti si collocavano ai piedi dell’acropoli, nella zona oggi denominata Valle dei Templi. Essa è delimitata a sud da un rialzo basso e parallelo al mare.

L’area compresa tra l’acropoli e la Valle dei Templi è articolata in 5 terrazzamenti, organizzati secondo lo schema ippodameo, poi rimaneggiato in epoca romana. d) Da Livio (XXXVI,40), da Cicerone (Verr. 2,4,43) e dalla ricerca archeologica sul territorio, si può ricavare che l’agora si trovava nella zona pianeggiante a nord-est dell’Olympieion. A nord dell’agora si trovava un ginnasio. e) Ancora più a nord del ginnasio, nei pressi della Chiesa di S. Nicola, sorgevano l’ekklesiasterion di probabile datazione in età ellenistica e il bouleuterion, anch’esso di età ellenistica e trasformato in odeion in età romana. f) I templi sorgono lungo il circuito delle mura.

Partendo dall’angolo nord-est, sulle pendici della Rupe Atenea, è il Santuario di Demetra. Sulla collina meridionale si susseguono i templi principali: Tempio di Giunone Lacinia all’estremità orientale, di seguito il Tempio della Concordia, entrambi databili alla metà del V sec. a.C.; quindi, nei pressi della Porta IV, il Tempio di Eracle (fine VI sec. a.C.), l’Olympieion (480 a.C. – 406 a.C.), il Santuario delle divinità ctonie (VI sec. a.C.), sino ad arrivare al Tempio di Vulcano (V sec. a.C.). Sulla Collina di Girgenti sorgeva il Tempio di Athena (odierna S. Maria dei Greci). Nell’area extraurbana, alla confluenza dell’Akragas con l’Hypsas (odierno S. Leone) è il Santuario di Asclepio. g) Ad ovest della foce del S. Leone, sulla collinetta di Montelusa, vi è la necropoli arcaica, coeva alla fondazione di Akragas; a sud-ovest della città moderna sorge la necropoli detta di Contrada di Pezzino (VI-V sec. a.C.). Sulle pendici a sud-est dell’attuale abitato vi è la necropoli di IV sec. a.C.

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